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DERMATITE PANNOLINO

IMG 0689 1 scaled e1592582084619 DERMATITE PANNOLINO

Dermatite pannolino

Una neonata di 20 giorni, allattata al seno, presenta lesioni eritematose erosive nella regione perianale. Le lesioni si sono risolte in 30 giorni circa con terapia medica topica ed integrazione vitaminica alla nutrice.

Dermatite pannolino
Dermatite pannolino
Dermatite pannolino
Dermatite pannolino


Le eruzioni cutanee che interessano la cute che entra in contatto col pannolino sono il più comune problema dermatologico dell’età infantile. Tali eruzioni, comunemente indicate col termine di dermatite, possono essere suddivise in:

1.       dermatite da pannolino primaria, un'infiammazione acuta della cute nella zona del pannolino con una eziologia multifattoriale non definita;
2.       dermatite da pannolino secondaria, termine che comprende le eruzioni nell’area del pannolino con eziologia definita.


DERMATITE DA PANNOLINO PRIMARIA

La dermatite da pannolino primaria è strettamente correlata al calore e all'umidità della zona del pannolino, ma anche altri fattori eziologici possono contribuire al suo sviluppo. Si tratta di una dermatite non allergica con un'eziologia che è principalmente non infettiva basata sulla compromissione della funzione barriera della pelle. I fattori più importanti che contribuiscono al suo sviluppo sono:

1.       l’acqua/l’umidità,
2.       lo sfregamento,
3.       l’urina,
4.       le feci,
5.       e raramente i microrganismi.

L'acqua e gli effetti che essa genera sulla pelle, come la macerazione, sono probabilmente i fattori più importanti nello sviluppo della dermatite da pannolino. L'umidità rende la pelle più fragile, aumentando la sua suscettibilità al danno da sfregamento; inoltre l’umidità stessa altera la 'funzione di barriera' della cute favorendo la penetrazione di irritanti chimici negli strati cutanei e la replicazione degli agenti patogeni.

La presenza di dermatite da pannolino sulle superfici cutanee convesse dell’area coperta dal pannolino (glutei, genitali, addome sotto il ombelico) attesta il ruolo dello sfregamento nella genesi della dermatite.

Gli enzimi fecali (ureasi, proteasi e lipasi) compromettono l’integrità dell’epidermide sia in maniera diretta, con la loro azione erosiva, che in modo indiretto, attraverso l’alterazione della composizione chimica dell'urina presente nella zona del pannolino.

In sintesi, tutti questi fattori compromettono l’integrità dell’epidermide e pertanto consentono agli irritanti chimici di penetrare negli strati dell’epidermide.
Controverso è il ruolo della Candida albicans come causa della dermatite da pannolino: è di solito considerata come un fattore infettivo secondario in grado di aggravare la dermatite da pannolino.
 
La dermatite da pannolino interessa tipicamente le aeree cutanee a diretto contatto col pannolino, ovvero la convessità dei glutei, l’addome inferiore, la regione pubica, la parte prossimale e mediale delle cosce, le grandi labbra, lo scroto e spesso la regione perianale. Di solito le pieghe cutanee inguinali sono risparmiate dalle lesioni. Dal punto di vista morfologico la dermatite da pannolino può manifestarsi con semplici lesioni eritematose, spesso associate a lesioni squamose, oppure con lesioni vescicolose, pustolose fino alle forme più severe in cui la cute è interessata da lesioni erosive.

Dal punto di vista istopatologico si riscontra nelle forme eritemato-papulose un infiltrato infiammatorio perivascolare nel derma, mentre nelle forme vescicolose si repertano delle vescicole intraepidermiche che rompendosi e comunicando tra di loro inducono ad un distacco dello strato corneo. Nelle forme erosive si osserva una proliferazione dermo-epidermica con occlusione vascolare e successiva necrobiosi.
Dermatite pannolino
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Dermatite pannolino

DERMATITE DA PANNOLINO SECONDARIA:

Si tratta di eruzioni cutanee ad eziologia nota che interessano l’area del pannolino.
La vasodilatazione che si verifica nell’area del pannolino, per l’aumentata temperatura indotta dall'uso stesso del pannolino, specie se monouso con plastica esterna, favorisce la localizzazione in questa sede di lesioni cutanee in corso di malattie costituzionali, come la psoriasi, e in corso di malattie proliferative come l’istiocitosi a cellule di Langerhans.
Inoltre l’area del pannolino può essere interessata da eruzioni infiammatorie dovute a deficienza di vitamine.

MILIARIA RUBRA. Si manifesta con lesioni micropapulose eritematose, talvolta anche con microvescicole, che di solito oltre alla regione del pannolino interessano il collo e le pieghe cutanee.

DERMATITE SEBORROICA. Si manifesta con lesioni eritematose-squamose a limiti netti che interessano l’area del pannolino e di solito anche le guance, il cuoio capelluto, le pieghe cutanee e la parte alta del torace.

DERMATITE ALLERGICA DA CONTATTO. La più nota dermatite da contatto determinata dai pannolini monouso è la “Lucky Luke dermatitis” caratterizzata da lesioni tipicamente disposte nella zona delle fondine delle pistole, in corrispondenza con la zona dove sono gli elastici dei pannolini. Essa è più spesso causata da additivi per gomma.

PSORIASI. È caratterizzata da lesioni intensamente eritematose confluenti, a margini netti e spesso congeste, estese a tutta l’area coperta dal pannolino con coinvolgimento delle pieghe inguinali. La desquamazione, a causa della macerazione tipica della sede, è in genere poco marcata.

ACRODERMATITE ENTEROPATICA. Si tratta di una malattia genetica che causa una grave carenza di zinco. Dal punto di vista dermatologico si manifesta con lesioni cutanee eritematose a limiti netti e moderatamente desquamanti che interessano le zone periorali, anali e genitali. Nelle fasi successive le lesioni cutanee interessano anche le aree flessorie, le zone sottoposte a strofinamento, le mani e i piedi.

ISTIOCITOSI A CELLULE DI LANGERHANS. E' caratterizzata da proliferazione e accumulo delle cellule di Langerhans in vari tessuti. Dal punto di vista dermatologico può esordire nei primi mesi di vita con lesioni cutanee nell’area del pannolino. Si tratta di lesioni papulose, talvolta purpuriche, lichenoidi, che possono erodersi e divenite crostose.

PARACHERATOSI GRANULARE. E' caratterizzata dalla presenza di lesioni cutanee papulose ipercromiche e cheratosiche di pochi millimetri che interessano la profondità delle pieghe inguinali. I principali fattori favorenti la comparsa delle lesioni sono il caldo e la sudorazione.










La dermatite da pannolino primaria, non complicata, risponde a semplici provvedimenti come il lavaggio frequente della zona del pannolino con acqua tiepida e detergenti delicati, il cambio frequente del pannolino.

Quando quella che inizialmente è stata diagnosticata come una dermatite da pannolino primaria non risponde al trattamento, dovrebbe essere presa in considerazione una forma di dermatite da pannolino secondaria. L'elenco delle cause secondarie della dermatite da pannolino è lungo e comprende una serie di condizioni infiammatorie, infettive e neoplastiche. La consapevolezza di queste condizioni e un attento esame fisico e cutaneo completo consentiranno al medico di giungere a una diagnosi accurata.

FONTI:

Diaper dermatitis: A review and brief survey of eruptions of the diaper Area. Noah Scheinfeld Am J Clin Dermatol 2005; 6 (5): 273-281;

Diaper dermatitis with psoriasiform id eruptions: Balasubramanian P, Jagadeesan S, Thomas J, Panicker VV, Anjanayen G. Indian J Dermatol Venereol Leprol 2015;81:435;

The histopathology of diaper dermatitis: Leopoldo F. Montes. Journal of Cutaneous Pathology1978:5:1-4;

The effects of wearing diapers on skin: R.E.Zimmerer,Ph.B.,K.D.Lawson,Ph.D.,and C.J. Calvert. Pediatric Dermatology Vol.3 No.2 February 1986;

Superficial Mycoses Associated with Diaper Dermatitis: Alexandro Bonifaz. Rubı́Rojas. Andrés Tirado-Sánchez. Dinora Chávez-López. Carlos Mena. Luz Calderón. Ponce-Olivera Rosa Marı́a. Mycopathologia (2016) 181:671–679;

Ruolo della clorexidina nella dermatite da pannolino: effetto terapeutico e variazioni della flora batterica: Bonifazi E., Miragliotta G., Caprio F., Favale MG., Mosca A., D’Alagni M. Eur. J. Pediat. Dermatol. 6, 213-216, 1996;

Paracheratosi granulare: Bonifazi E. Eur. J. Pediat. Dermatol. 25, 124-125, 2015

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